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Vario

 

Vario n.57

Vario - Abruzzo in rivista - Vario n.57

Sommario

Preview

Gente di penna
Il parco dalle larghe vedute
Cara Miriam, caro Nevio.
Viola, il colore dei sogni
Dubito, ergo filmo
Il segno dell'ideologia
PescarAbruzzo, atto secondo: l'impresa.
Turismo, Abruzzo in pole position
New Chieti
Uno specchio sul futuro
Ricerca e qualità, ecco il mio ateneo
Laurearsi, che esperienza!
Complimenti d'arredo
Tabù

Ribalta [Editoriale]
Birra dal nome di mandorla
Soste golose
Daniela Musini
Fidelio, idee e musica
S. Agnese o della maldicenza
Musica
Il cinema in nero
Moviementi
Teatro
Dalla parte di Vercingetorige
Libri
Arte
La sventura del Capitano
Luciana Orsatti
Aria ai polmoni


Ribalta
Fidelio, idee e musica
di Fabio Ciminiera


Fidelio, idee e musica
«Siamo giovani, abruzzesi, siamo animati da grandi ideali, vogliamo offrire un prodotto di alta qualità e abbiamo la passione e l’energia per farlo». Sono le parole con cui Andrea Gallo e Daniele Orlando, animatori dell’associazione musicale Fidelio, spiegano le motivazioni del loro progetto. «Fidelio non è a scopo di lucro e questo, per noi, è un lavoro sicuramente meno redditizio rispetto all’attività concertistica: tutto il lavoro lo facciamo noi, dalla parte organizzativa a quella artistica». Il progetto dell’associazione, però, non è solo quello di “vendere un prodotto”, in questo caso quello costituito dall’indubbio talento dei suoi membri, musicisti giovani, ma già affermati, che hanno avuto la necessità di emigrare da Pescara, dopo gli studi del Conservatorio, per la mancanza di punti di riferimento e per la necessità di continuare a studiare e lavorare: «Il nostro –spiega Andrea Gallo, vicepresidente dell’associazione–è un obiettivo filosofico: far sì che i cittadini vogliano cultura. Ci siamo accorti, studiando e lavorando in altri contesti, che molte città anche più piccole possiedono un’Orchestra Stabile, composta in massima parte da musicisti locali. Organismi che diventano un vanto per la città e creano, per così dire, la domanda culturale. Come dice anche Nicola Mattoscio, (presidente della Fondazione Pescarabruzzo, e al quale vanno i nostri più vivi ringraziamenti per la sensibilità dimostrata), si parla tanto di costruire il teatro, di dove costruirlo e via dicendo, ma il vero problema è riempire, poi, il teatro di persone: una compagnia teatrale, un corpo di ballo, un’orchestra e, soprattutto, un pubblico affezionato e interessato. Un teatro deve essere una fabbrica di cultura e non un edificio a sé stante, vuoto». Il concerto d’esordio dell’associazione Fidelio, che si è svolto proprio nella sala convegni della Fondazione Pescarabruzzo, è stato caratterizzato da una partecipazione di pubblico decisamente incoraggiante. «Se i musicisti sono di alto livello e preparati, noi crediamo fortemente che la musica arrivi a tutte le persone. Spesso si sente dire che per capire la musica si deve essere preparati, ma non siamo d’accordo. La musica ha un potere intrinseco: se viene ben interpretata, riesce a coinvolgere. Fidelio è un’associazione che prevede la partecipazione responsabile di tutti e che vuol fare un discorso più completo sulla musica, già al suo interno, imparando dal confronto e, perchè no, anche da una sana competizione». Dal mese di Febbraio fino al 28 maggio partirà una piccola stagione concertistica: sedici appuntamenti pomeridiani ad ingresso gratuito, il sabato alle 18, presso la sala convegni della Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto 83 a Pescara. L’ensemble, costituito per ora da 18 musicisti, si esibirà in formazioni semprel mondo. La commissione che decide l’ingresso di un nuovo membro è composta da tutti i musicisti dell’orchestra, che si ritrovano poi a ce diverse, così da offrire un programma variegato. «Il nostro organico è aperto, e si fonda su criteri assolutamente meritocratici, come in tutte le orchestre dondividere il palco con il nuovo venuto». Idee chiare, sostenute dall’intraprendenza e dall’amore per la musica: «Anche in momenti di crisi culturale come quello che viviamo, l’arte non va dimenticata, perchè sono le aspirazioni alte che ci spingono a vivere meglio».





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